L’Alta Via Dolomiti Bellunesi è stata la mia prima Alta Via ed ho scelto di percorrerla da sola.
Ogni giorno di trekking è stato una bellissima sorpresa, con panorami e montagne sempre differenti.
L’Alta Via Dolomiti Bellunesi incrocia l’Alta Via nr 1 e poi anche la nr 2. Queste ultime a luglio erano frequentate quasi esclusivamente da turisti inglesi ed americani perciò nei rifugi c’è stata l’occasione (molto piacevole) di conversare con stranieri e confrontarmi su tanti aspetti e tematiche.
Durante il giorno invece ho avuto la possibilità di camminare pacificamente in solitudine incontrando davvero poche persone.
Le tappe che ho apprezzato di più sono la seconda dal Rifugio Pramperet al Bianchet complice anche un tempo splendido. Questa tappa è forse la più varia per panorami: salendo verso la forcella, alle spalle ci sono così tante montagne meravigliose che resteresti li ad ammirarle per ore, poi superata la forcella il panorama cambia con il gruppo dello Schiara.
Altra tappa fantastica la salita ai Piani Eterni (eccetto i primi 10 km su asfalto) ripagati dal sentiero e dall’ambiente davvero unico quando si arriva a malga Erera. Ho avuto la fortuna di essere l’unica ospite di malga Erera e se non avessi avuto gli altri rifugi prenotati sarei rimasta li molto volentieri. E’ un luogo magico dove regna pace e silenzio (le mucche di Novella non erano ancora arrivate). Si entra davvero in un’altra dimensione.
Il giorno successivo ho percorso la Variante Alpinistica che porta al rifugio Boz. Mentalmente molto impegnativa perchè ero sola e non sapevo cosa aspettarmi perciò l’ho affrontata con molto timore.
Arrivata alla fine delle cengie ero davvero provata. Con il senno di poi posso dire che bisogna avere un passo sicuro ma si può fare tranquillamente, basta guardare bene dove mettere i piedi.
Finite le fatiche rimane un’altra parte di percorso che mi ha sorpresa davvero molto per la presenza di piccole cascate e bacini d’acqua turchese che ti fanno venire voglia di togliere le scarpe e mettere i piedi a mollo.
La penultima tappa che attraversa le Vette Feltrine permette di vedere ancora altri panorami molto belli, l’ho percorsa in una giornata davvero caldissima ed il sentiero è sempre al sole, nonostante questo è stata una delle mie giornate preferite.
L’unico neo di questa Alta Via è la tappa nr 4 perché il sentiero della Via degli Ospizi è poco curato perciò ci si ritrova a camminare nell’erba alta ed è molto facile sbagliare. Davvero un peccato perchè in alcuni tratti il percorso sarebbe davvero bello.
Questa Alta Via è l’ideale per quelle persone che desiderano camminare in solitudine e tranquillità.