“Una costruzione in muratura, confortevole, a due piani, dotata di cucina e caminetto, con dieci posti letto nel soppalco”
Molti lo ricordano ancora così, il Rifugio Sora ‘l Sass, come lo descriveva decenni or sono quel Giovanni Angelini cui il Rifugio stesso è dedicato.
Sorto dai ruderi di un ricovero per pastori sull’alpeggio di Mezzodì e divenuto prima bivacco per le esplorazioni alpinistiche degli Spiz, e poi rifugio, il Casel è in effetti una piccola struttura che ha conservato, nonostante i cambiamenti, il fascino discreta di un luogo che dialoga senza imporsi con la corona di cime a cui si affaccia, dal Pramper al San Sebastiano, cominciando naturalmente dalle incredibili architetture degli Spiz.
Collocato alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, il Rifugio Sora ‘l Sass condivide con lo stesso sia le meraviglie naturali, sia la natura selvaggia e isolata dei suoi dintorni.
Vi si accede da Forno di Zoldo, attraverso luminose faggete (sentiero 534 da Barón, 525 da Castelàz) o dalla Val Prampèr per una divertente ferrata che risale nel roccioso paesaggio del canalone Nord (sentiero 534 dal Pian de la Fópa). Rappresenta il primo punto tappa dell’Anello Zoldano (sentiero 531 da Forno – loc. Le Bócole per Casera di Col Màrsang e 532 per il Belvedere).
Rappresenta un ottimo punto di partenza per l’esplorazione alpinistica del settore nord-orientale degli Spiz. Tra le escursioni si segnalano il divertente e panoramico anello del Belvedere (variante attrezzata 532 per Giarón dantre i Spiz e sentiero) e l’emozionante circuito di Forcella la Porta (sentiero 533) .
Adiacente al Rifugio, un piccolo Belvedere offre una splendida vista sulla Val di Zoldo.